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Il dr. Francesco Isabella è il primo di tre fratelli di una famiglia di contadini. Nato a Conflenti il 26 luglio 1923, ha vissuto tutta la sua infanzia a San Mazzeo assieme ai fratelli Giuseppe e Paolo e all’adorata sorella adottiva Maria.

Sin dall’età scolare ha manifestato la sua passione per le scienze giuridiche e, una volta conseguito il diploma di maturità classica, si è iscritto alla facoltà di giurisprudenza dell’Università di Roma ove nel 1945 ha conseguito la laurea con il massimo dei voti. Per qualche anno ha esercitato la professione legale, prima di vincere il concorso in magistratura.
Nell’anno 1958 si è sposato con Maria Giuseppina Le Piane, da cui ha avuto tre figli, Carlo (avvocato), Antonella (insegnante) e Dolores Maria (psicologa).

E’ stato Pretore a Campana e a Taverna, prima essere nominato Giudice Istruttore presso il Tribunale di Nicastro. Ben presto si è guadagnato la stima di tutto ambiente giudiziario, grazie alla sua saggezza e alla sua lungimiranza, ma soprattutto per la sue qualità umane e morali.

Nei primi anni ’80 è stato nominato Consigliere presso la Corte d’Appello di Catanzaro e ha presieduto la Corte d’Assise d’Appello del Capoluogo in numerosi processi contro la criminalità organizzata, facendosi apprezzare per il grande equilibrio sempre palesato nell’esercizio delle sue funzioni giurisdizionali. Ha concluso la sua carriera di magistrato quale Procuratore Capo Presso il Tribunale dei Minori del capoluogo.

E’ stato anche Presidente della Commissione Tributaria di Lamezia Terme e, una volta in pensione, sul finire degli anni ’90 è stato nominato Garante del Contribuente per la Regione Calabria.
E’ stato uno dei fondatori, assieme a Mons. Natale Colafati, a Mons. Pasquale Luzzo, ai Notai Fortunato Galati, Gennaro Anania e Rosaria Agapito, della Fondazione Antiusura intitolata a Monsignor Vittorio Moietta, nata per aiutare e dare assistenza agli imprenditori e, in genere, ai cittadini in obiettive difficoltà economiche.

Nonostante le cariche ricoperte nel corso della sua carriera di magistrato, non ha mai snobbato le sue umili origini contadine e non ha mai smesso di coltivare, seppur nei ritagli di tempo, il suo amore per la terra e per la campagna, recandosi quasi tutti i weekend presso la sua casetta colonica sita nella Contrada Coscaro di San Mazzeo per curare con premura il suo orticello montano e il frutteto che lui stesso aveva messo a dimora, grazie alle antiche arti dell’innesto e della potatura di cui era un grande maestro.
E’ stato un fraterno amico dell’Avvocato Generale dello Stato Dr. Francesco Ferlaino, vittima della ‘ndrangheta nel 1975, con cui ha condiviso la grande passione per le poesie in vernacolo di Vittorio Butera e che amava recitare in occasione di ogni rimpatriata tra parenti e amici.
E’ volato in cielo il 19 settembre 2010, all’età di 87 anni; ma il Suo ricordo e i Suoi insegnamenti restano indelebili tra tutti coloro che lo hanno conosciuto.