Qua ancora non sono arrivate le auto, qua ancora è tutto come centinaia di anni fa. Si nota qualche balcone rinnovato, qualche casa rifatta: ma nel complesso arcere, scale esterne, finestrine, purtelluzzi, catuaji, case attaccate l’un l’altra si tengono per mano come per raccontare ai disincantati visitatori di oggi la storia lenta del passato!
E in mezzo la fontanella antica, dove come un tempo le donne si affacciano a chiaccherare e dove l’eco del mondo in movimento e di corsa vi giunge come da luoghi remoti!
Anche i rumori e le voci che si odono sono ovattati, quasi fuori dalla realtà.
Tutte le strade portano aru chianiattu
Intorno alla piazzuola altri rioni medievali, tutti bellissimi ma le cui vineddre confluiscono tutte aru chianiattu.
Fucili, con Via Venticinquemila dal prezzo che fu pagata, i Maruatti, Trazzinu con la sua fontanella le cui acque scaturiscono dalle viscere del centro storico.
Se ti aggiri tra queste vineddre paesaggisticamente e nelle tradizioni rimaste legati al passato, provi emozioni forti, perché puoi trovare balconi ancora fioriti che ti sorridono, incontri gente affaccendata che si aggira con andare sommesso tra i vicoli di pietra e il silenzio ancestrale è rotto solo da voci umane e versi di animali.
Un posto fuori dal tempo
U Chianiattu è un posto fuori dal tempo, che continua a mantenere intatto il suo antico splendore.
Un tempo cuore pulsante di Conflenti Soprani, con laboratori di cestai, botteghe e cantine sempre aperte, era il punto di incontro di tutti i casalini.
Data la sua meravigliosa configurazione, funge a volte da cinema all’aperto, ora come tanti anni fa, il luogo è adoperato per proiettare film sotto le stelle durante le calde serate estive.
Tutt’oggi è il set prediletto di eventi, feste e sagre che mirano a recuperare le tradizioni, perché è un posto incantato, ancorato al passato, in cui il tempo sembra essersi cristallizzato.
Entrare aru chianiattu è come arrivare in un’altra epoca.