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UMBERTO STRANGES E LE SUE FOTO

NOTIZIE SULLA VITA E SULL’OPERA

Umberto Francesco  Stranges

Umberto Francesco Stranges nasce a Conflenti il 10 gennaio 1878  da Luigi Stranges e  da  Maria Teresa  Cimino, ultimo di otto figli, in una casa ubicata in corso Garibaldi n.55. 

Della sua infanzia  abbiamo  qualche notizia dalla memoria da egli resa sulla vita  del Poeta Vittorio Maria  Butera nella rivista mensile di cultura ed arte “ Calabria Letteraria” , edita a Longobardi (Cosenza) nel 1955, in una edizione speciale dedicata al Poeta.

 Egli inizia il suo racconto con il narrare  il momento magico della nascita di Vittorio Maria : “Nevica da più ore … sotto la grande  ciminera, attorno al fuoco, uniti dall’ansia e con l’animo sospeso, sono : nonna Peppina, Don Tommaso, Don Ferdinando, in attesa del maschio che perpetui il casato, che, altrimenti si chiuderebbe con Don Tommaso, ultimo dei Butera. Ed ecco il maschio, accolto dal tripudio dei familiari”.

Purtroppo Vittorio Maria Butera sarà l’ultimo maschio di quella antica famiglia giunta  in Calabria dalla Sicilia e probabilmente di origine araba.

 Umberto Stranges racconta  di essere nato  a distanza di  diciotto giorni  dalla nascita del Poeta , e  che la mamma sua  era sorella della nonna di Vittorio Maria Butera, quella nonna, Giuseppina Cimino, che  lo allevò amorevolmente   sin da piccolo. 

Coetanei  e parenti , diventarono compagni inseparabili di giochi e di vita,  occupavano perfino lo stesso banco  durante la scuola elementare e da giovani continuarono a volersi molto bene.

 I familiari  avevano deciso di far proseguire  ad entrambi gli studi: ingegneria per Vittorio  e la prestigiosa  Accademia  Navale di Livorno per Umberto. 

 A Livorno si trovava già il fratello Antonio, di dieci anna più grande, che frequentava lo stesso corso di studi. 

Umberto però poi seguì studi matematici a Messina che gli permisero di svolgere una attività lavorativa inerente alla sua formazione.  In una fotografia di famiglia, pubblicata a pag.123 del testo “ Lettere in prosa e in versi” edizione “Centro Studi Vittorio Butera” a.2008 vediamo i due giovani insieme mentre fanno una serenata  alle loro spose, Vittorio con in mano un mandolino, e Umberto con un violino.

La musica, specie quella classica, lo coinvolse tutta la vita; dalle testimonianze  sembra  fosse una  caratteristica di famiglia: i parenti Stranges di Carpanzano erano in grado di fischiettare un’ intera opera lirica, il fratello Alfonso di centodue anni   è ritratto con una chitarra in mano , ed anche il giovane nipote Ottaviano Stranges, che egli predilesse nei suoi lasciti testamentari, amava la musica e suonava molto bene uno strumento a fiato.

 Nella sua casa di Catanzaro, in via Dietro Monte  n.9, esisteva una interessante collezione di  dischi per fonografo  che riproducevano musica sinfonica ed operistica, c’era una notevole quantità di  spartiti  di musica classica per  pianoforte, violino e chitarra e numerosi spartiti  per mandolino di canzoni napoletane   e una raccolta  di canzoni presentate  al concorso di Piedigrotta  dal 1897, con testi di Salvatore di Giacomo, di Murolo ed altri, con musiche di Gambardella ed altri. Assieme alle due nipoti  Chiara e Maria Teresa Stranges soleva  intrattenere in casa amici e parenti con piccoli concerti che vedevano le ragazze al pian

Nella stessa casa, in una piccola stanza, c’era una camera oscura , dove  egli  sviluppava le fotografie da lui scattate.

La fotografia ha occupato costantemente la sua vita.  Nell’osservare l’armonia che si legge in essa, ci sembra  che, in quei momenti, egli fosse animato da una musica interiore. 

Incomincia a fotografare ed a sviluppare le sue fotografie prima dei suoi venti anni, lo attesta l’età  delle persone di famiglia da lui ritratte.  

Negli anni ’50   del 1900, Vittorio Butera, in una lettera ad un amico, parla di “ una bella collezione di fotografie di Umberto”. 

Esse fanno parte dell’ Archivio foto-storico, affettuosamente custodito dalla famiglia del nipote Ottaviano Stranges.
Negli ultimi anni del 1800,  non era popolare fare fotografie, Umberto Stranges fu conquistato da quest’arte ed imparò ad utilizzare le tecniche e gli strumenti del tempo, sempre  in evoluzione ed a seguire i procedimenti di sviluppo suggeriti in quel periodo;  si deduce  osservando le stesse fotografie, quelle in bianco e  nero e quelle a colori. Fu quello un momento di grandi cambiamenti in tutti i campi, un momento prossimo alla Belle  Époque.

La fotografia si sostituiva alla pittura,  fino a quel momento  unico strumento di riproduzione della realtà; inizialmente, però, fu proprio la pittura  a dettare alcune regole: i personaggi fotografati assumevano posizioni statiche, specie nelle fotografie di famiglia.

Ci si chiedeva come fotografare e per quale fine, tuttavia si  capiva bene di possedere uno speciale strumento di comunicazione.

Nelle fotografie di gruppo, a medio campo, di Umberto Stranges,  anche le immagini sono disposte in maniera pittorica, ma le posizioni occupate  da ciascun  personaggio, apparentemente casuali, non sono simmetriche e  sono curate minuziosamente. 

Le fotografie d’insieme  spingono l’osservatore ad analizzare il contenuto e a scoprire che ogni elemento assume una posizione dinamica. 

Le fotografie di gruppo,  di questo dilettante-fotografo, non sono semplici registrazioni di situazioni, ma documenti  di eventi, ormai lontani  nel tempo, da esaminare ed esplorare.

Le fotografie della processione religiosa  ritratte a Conflenti, nel giorno della festa della Madonna di Visora, sono una ripresa d’insieme di folla in movimento  scattate magistralmente dall’alto,   e ci raccontano, ad esempio, la quantità delle persone presenti, gli spazi che solitamente venivano occupati e danno altre informazioni. Le sue registrazioni conferiscono all’evento una certa immortalità, fissandolo nel tempo e nello spazio, e rendono  la fotografia  un elemento necessario nella ricostruzione del ricordo dandogli una funzione sociale e storica.  Nei  ritratti in primo piano di persone singole, a volte inquadrate con effetti tridimensionali, la dinamicità la suggerisce non solo la posizione del corpo, ma soprattutto la luce del loro sguardo che svela tratti  psicologici  dominanti della persona, per cui il ritratto non appare una semplice rappresentazione artistica ma una lettura attenta di una realtà. 

Molto bella la serie di bambini ritratti nei momenti di gioco e quella di volti di donna.

Interessanti le fotografie, a campo lunghissimo, di personaggi , di squarci del proprio paese o di altre località.

Dai suoi documenti apprendiamo che collaborò con la rivista torinese “Ombre e luci” e che partecipò a numerosi concorsi con le sue creazioni.

Uno studio critico sulla fotografia  di Umberto Francesco Stranges è depositato nella “Biblioteca  Civica” di Catanzaro in un catalogo di fotografi italiani, realizzato a cura del professor Antonio Panzarella, docente nell’”Accademia delle Belle Arti “di Roma che gli riconosce un valore artistico nei soggetti   rappresentati e nella luce usata, specie nelle fotografie in bianco e nero.

Del suo  grande amico- parente, Vittorio Butera, egli  è stato il fotografo personale. Di tutte le fotografie esistenti del Poeta ,  ne è stato l’autore , esse  sono servite  anche  come  guida nelle realizzazioni di lavori pittorici e scultorei.C’è una curiosa fotografia che ritrae Vittorio Butera legato  con una corda a una poltrona: fu un’idea del Poeta, della sua capacità ironica senza eguali; aveva chiesto  allo zio-coetaneo di portare una corda,  di legarlo alla poltrona  e di fotografarlo; il Poeta  intendeva comunicare visivamente ai suoi amici   che ormai il suo stato  di salute  era tale  che non gli permetteva più alcun movimento. Non meno degli altri figli di questa comunità conflentese  hanno dato entrambi luce al paese natio, Vittorio Butera ha codificato graficamente il suono del suo linguaggio e con esso ha eternizzato le sue tradizioni e la sua spiritualità, Umberto Francesco Stranges ha mostrato visivamente i suoi luoghi, i suoi costumi e le sue caratteristiche sociali.

Maria Luisa Rizzo

Via Butera, 9
88040 Conflenti CZ
+39 0968 64 054
info@storiedipaese.it

www.storiedipaese.it

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